L’oggetto di questa ricerca è la riscrittura della resistenza 
          in Alta Valtellina.
          A parere degli autori, la difesa degli impianti di produzione dell’energia 
          elettrica, perno della causale resistenziale in alta Valtellina, non 
          poteva essere effettuata dalle esigue forze resistenziali locali. Altre 
          sono le ragioni per cui in alta valle il progetto del Partito d’ 
          Azione fallisce e vanno ricercate nella realtà dei rapporti quotidiani. 
          La presa in carico da parte di Giuseppe Motta, Camillo, del comando 
          delle formazioni, il rapporto stretto con la dirigenza delle Centrali 
          Elettriche e dei bacini idroelettrici porta inevitabilmente ad una Resistenza 
          che non prefigura nessuna modifica dei rapporti comunitari. Ufficiale 
          del SIM Camillo, un rapporto diretto con la Legazione Italiana di Berna 
          e non con il CLNAI, il fallimento del progetto del Regno del Sud impersonato 
          dal Colonnello Carlo Croce portano alla ribalta personaggi indecisi 
          come il Colonnello dei Carabinieri Edoardo Alessi o approfittatori come 
          Carlo Fumagalli. L’uomo di Parri in zona, Cesare Marelli finisce 
          nell’angolo.
          Riscrivere queste pagine ha anche il senso di ridare voce a coloro che 
          anche in alta valle persero baite, fienili e animali nei rastrellamenti, 
          ai gruppi partigiani che cercarono di opporsi allo strapotere nazi fascista 
          ed agli uomini che in questo tentativo persero la vita.
        E' 
          possibile fare richiesta del volume via mail a info@55rosselli.it